Caritas lancia l’allarme e chiede un reddito di emergenza 2022
La Pandemia causata dal Covid 19 ha aggravato la differenze sociali, è ha contribuito a portare molte famiglie sotto la soglia di povertà. Caritas è stata la prima a segnalare il fenomeno della nuova povertà.
Sono tantissimi i giovani, nonostante abbiano un lavoro, che si recano alle mense Caritas per chiedere da mangiare. È la piaga del lavoro povero e sfruttato, che specie al Sud ma ormai frequente anche al Nord, mina la tenuta sociale.
A gran voce viene richiesto di intervenire, di inserire in agenda un ritorno del reddito di emergenza che è stato realmente la salvezza per molte famiglie italiane.
Il Governo, dalla sua, ha sempre risposto no preferendo erogare contributi in bonus che oggi si scoprono essere “miniere per le frodi”.
Dall’Europa arriva la svolta!
L’Europa dice si
Quindi se il Governo italiano ha risposto più volte con fermezza il no, il reddito di emergenza è solo un ricordo? Quali strumenti le famiglie povere hanno per andare avanti?
Dall’Europa è in arrivo un nuovo strumento di contrasto alla povertà, rivoluzionario, e si chiama “Reddito di Base Universale“.
Se l’idea di una reddito universale vi stupisce, è buono sapere allora che nel Mondo e in Europa sono molti gli Stati che lo stanno già erogando in diverse forme.
Questo reddito nasce totalmente diverso dal Reddito di cittadinanza, e potrebbe essere erogato a tutti; consentirebbe a tutti i cittadini europei di guardare al futuro con meno fatica.
Se l’iniziativa dovesse partire, il reddito di base sarebbe erogato ad ogni cittadino, bambini inclusi e senza vincoli ISEE, e senza vincoli per trovare lavoro.
È proprio il dramma occupazionale uno dei pilastri del reddito di base; basta pensare che l’evoluzione tecnologica, cancella giornalmente posti di lavoro. Un esempio è l’auto elettrica che con il suo avvento brucerà 70.000 posti di lavoro.

Il reddito universale europeo aiuterà di sicuro le persone più sfortunate, ma soprattutto i nuovi “sfortunati”, tutti coloro che perderanno prossimamente la propria occupazione o parte del loro reddito, come conseguenza dell’automazione che avanza.
Insomma, è stato pensato come rimedio per garantire a tutti i cittadini il proprio diritto a un’esistenza libera e dignitosa per l’individuo.
Come ottererlo
Facciamo una premessa! Il redditodi base non va assolutamente confuso con il reddito di cittadinanza; quest’ultimo è una misura temporanea che serve a ricollocare chi è nel bisogno nel mondo del lavoro.

Fatta la doverosa premessa, ma come si fa ad ottenere concretamente il reddisto di base universale?
Sul sito Istituzionale della Unione Europea.
Sul sito istituazionale dell’Unione Europea c’è una pagina dedicata dove chiunque ritenga giusto questo reddito e desideri percepirlo può firmare. Questa iniziativa popolare farà approdare il reddito di base universale al Parlamento Europeo.
La procedura sarà attiva entro giugno. Per arrivare al Reddito universale europeo, la prima cosa da fare è sottoscrivere l’iniziativa dei cittadini europei, che obbligherà le Istituzioni eruropee a calendarizzare la discussione su come tradurlo in realtà in tutta l’UE.
Il reddisto di base universale per molti anni è rimasto nel limbo della teoria e oggetto di studio di molte Università nel mondo, ma ormai è diventata una vera e propria urgenza.
Insomma un nuovo modo di ridistribuire ricchezza, senza imporre nuove tasse o appesantire quelle che già esistono.
Anzi esistono già vari esperimenti in atto come GoodDollar, che usando gli interessi generati da capitali “dormienti” per garantire interessi e profitti da distribuire a chiunque ne faccia richiesta.
GoodDollar nasce dal fondatore di eToro, con lo scopo di creare un reddito base per chiunque ne abbia bisogno.
Quindi concludiamo invitandoti a firmare. Facciamo partire questa iniziativa.